
Il 31 dicembre 2024 è stato pubblicato il D. Lgs. n. 209 (c.d. Decreto Correttivo) che reca “Disposizioni integrative e correttive al codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36”.
Il 22 gennaio 2025, il Servizio Contratti Pubblici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha, invece, reso disponibile la versione coordinata del testo normativo, corredato dalle relative note esplicative. Tale testo, di supporto alle stazioni appaltanti, è altresì in linea con le indicazioni fornite dall’ANAC circa l’applicazione delle clausole contenute nel Bando Tipo n. 1/2023.
Le novità introdotte
Numerose sono le modifiche apportate al Decreto legislativo n. 36 del 2023. Tra i profili di maggiore interesse emergono il tema della digitalizzazione, l’equo compenso e la nuova revisione dei prezzi, nonché novità in ambito di Partenariato pubblico-privato.
Data l’ampiezza dell’argomento, di seguito si sintetizzano i punti maggiormente significativi:
- Digitalizzazione – Tra le principali novità introdotte dal Decreto in esame è possibile individuare una semplificazione della gestione del fascicolo virtuale degli operatori economici, nonché una maggior chiarezza circa le regole concernenti la certificazione delle piattaforme digitali utilizzate dalle Stazioni appaltanti. Il Correttivo ha inoltre indicato la suddivisione dei compiti tra il RUP ed il personale delle stazioni appaltanti.
Occorre poi segnalare che dal 1° gennaio 2025 è diventato obbligatorio il Building Information Modeling (BIM) per le opere aventi importo a base di gara superiore a 2 milioni di euro e per gli interventi su edifici vincolati in quanto beni culturali di importo superiore a 5.538.000 euro.
- Equo compenso – Il Correttivo interviene sull’articolo 41 del d.lgs. 36/2023, specificando altresì i termini di applicabilità della l. n. 49/2023 in materia di equo compenso.
- Revisione dei prezzi – Ulteriore intervento riguarda le modifiche all’art. 60 del d.lgs. 36/2023 e l’introduzione dell’Allegato II.2 Il legislatore ha chiarito il rapporto tra revisione dei prezzi ed il principio di equilibrio contrattuale. La soglia di rischio per i lavori pubblici è stata fissata a 3%, mentre quella per eccedenze al 90%. Con riferimento, invece, ai contratti di servizi e forniture, il Correttivo ha previsto due meccanismi di revisione: ordinario e straordinario.
- Stand still – L’intervento all’art. 18 del Nuovo Codice dei Contratti pubblici, rubricato “il contratto e la sua stipulazione”, ha ridotto il periodo di c.d. stand still per la stipula del contratto a 32 giorni.
- Subappalto e tutela delle PMI – Il D. Lgs. n. 209/2024 ha introdotto specifiche disposizioni volte a favorire l’accesso alle c.d. PMI, tra cui regole in materia di suddivisione dei lotti, nonché prevedendo all’art. 119 che “I contratti di subappalto sono stipulati, in misura non inferiore al 20 per cento delle prestazioni subappaltabili, con piccole e medie imprese”.
- Partenariato pubblico-privato – L’intervento in materia di PPP, in particolare con riferimento alla finanza di progetto, ha come obiettivo quello di assicurare una maggior trasparenza e competitività degli affidamenti. Vi è dunque l’introduzione di una distinzione tra finanza di progetto ad iniziativa privata e quella ad iniziativa pubblica. Inoltre, è stata prevista una sorta di fase “preliminare”: presentazione di una “preliminare manifestazione di interesse” e valutazione circa la “sussistenza di un interesse pubblico preliminare all’elaborazione della proposta”.
A cura dell’Avv. Anna Razzaboni, Associate (anna.razzaboni@studiozunarelli.com)