La gestione di una società richiede sempre una giusta conoscenza del quadro normativo e delle prassi instauratesi nel Paese dove la società è costituita o opera. La normativa societaria stabilisce regole stringenti sulla governance e sui doveri degli amministratori che devono essere conosciute non solo da chi siede nel consiglio di amministrazione, ma anche dai soggetti che devono interfacciarsi con essi.

Con la promulgazione della Foreign Investment Law (in vigore dal 1° gennaio 2020), la governance delle società a partecipazione straniera (FIEs) è stata allineata a quella delle società domestiche, ponendo in primo piano la Company Law come riferimento unico e superando le normative settoriale quali la Sino-Foreign Equity Joint Venture Enterprise Law, the Sino-Foreign Cooperative Joint Venture Enterprise Law and the Wholly Foreign-Owned Enterprise Law che regolavano i singoli veicoli di investimento offerti agli investitori stranieri.

  1. Struttura di governance societaria

  2. Assemblea dei Soci

Con l’adozione della Company Law, l’assemblea dei soci è diventata il massimo organo decisionale per tutte le società, incluse quelle costituite sotto il vecchio regime degli investimenti stranieri. L’assemblea ha il potere, fra gli altri, di approvare modifiche allo statuto, autorizzare aumenti o riduzioni di capitale o deliberare su fusioni, scissioni e scioglimenti.

Le società costituite prima del 2020 e che prevedevano il ruolo preminente del consiglio di amministrazione, devono essersi adeguate a questa struttura entro il 1° gennaio 2025; in difetto, dal 2025 è previsto che le autorità locali non processeranno più altre modifiche societarie senza il previo recepimento di questa riforma.

Consiglio di Amministrazione

La legge prevede che la gestione delle società sia affidata a un consiglio di amministrazione composto da 3 a 13 membri in una società a responsabilità limitata. Sarà invece composto da 5 a 19 membri nelle società per azioni. Per le PMI è inoltre prevista la possibilità di nominare un amministratore unico anziché un consiglio completo.

La durata del mandato degli amministratori è di massimo 3 anni, rinnovabile previa rielezione.

Collegio Sindacale (Board of Supervisors)

La normativa prevede che le società debbano costituire un Board of Supervisors composto da almeno 3 membri, salvo deroghe per le PMI che possono limitarsi a nominare 1 o 2 supervisor(s). Gli amministratori e i dirigenti non possono far parte del consiglio di sorveglianza, mentre non sono previsti requisiti di professionalità.

Il consiglio di sorveglianza ha il compito di esaminare la situazione finanziaria della società, vigilare sull’operato degli amministratori e della dirigenza nonché proporre la rimozione di amministratori e dirigenti inadempienti.

Senior Management

Ogni società potrà inoltre prevedere la nomina di uno o più senior managers da parte dal consiglio di amministrazione, responsabili della gestione quotidiana delle operazioni, implementazione del piano aziendale e d’investimento, gestione delle risorse umane ad eccezione di quanto riservato al consiglio d’amministrazione.

Il senior management, se non fa parte del consiglio, può comunque partecipare alle riunioni consiliari, senza diritto di voto.

Doveri degli amministratori

Entrando più nello specifico della responsabilità per gli amministratori di una società cinese, la Company Law impone agli amministratori l’osservanza di due obblighi fondamentali:

  • Dovere di lealtà:
    • Agire nell’interesse della società, evitando conflitti di interesse,
    • Proteggere gli asset della società e massimizzare il valore per gli azionisti.
  • Dovere di diligenza:
    • Agire con la cura e l’attenzione richieste per proteggere gli interessi della società.

La normativa vieta espressamente comportamenti che violano questi obblighi, pur non definendo formalmente il concetto di “fiduciary duty”, come avviene nei sistemi di common law.

Responsabilità civile, amministrativa e penale

Se un amministratore viola la legge, lo statuto o le direttive interne della società, arrecando danno alla società, può essere ritenuto responsabile civilmente per il risarcimento dei danni.

In caso di delibera consiliare illegittima che causi gravi perdite, tutti gli amministratori che hanno votato a favore rispondono collettivamente, un amministratore è esonerato solo se il suo dissenso è stato registrato nel verbale.

Più in generale, gli amministratori e i supervisors, nell’esercizio della propria funzione, possono incorrere in profili di responsabilità di diversa natura:

  • Civile: obbligo di risarcire la società o i soci danneggiati,
  • Amministrativa: multe e sanzioni da parte delle autorità amministrative coinvolte (SAMR, CFDA, Dogane, Tax Office, etc.)
  • Responsabilità penale: nei casi più gravi (es. frode, corruzione, evasione fiscale, etc.).

Assicurazione per la Responsabilità degli Amministratori

Come in altri Paesi, anche in Cina è possibile stipulare una Directors and Officers Liability Insurance (D&O Insurance). Questo tipo di assicurazioni coprono i danni a terzi derivanti da atti illeciti degli amministratori, mentre non sono generalmente coperte condotte penali come insider trading o corruzione o danni a persone (es. infortuni) direttamente causati da un amministratore.

 

A cura dell’ Avv. Luigi Zunarelli – Junior Partner – Shanghai Office – luigi.zunarelli@studiozunarelli.com

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