Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia si è recentemente pronunciato su una vicenda in materia edilizia avente ad oggetto un’ordinanza di demolizione e di ripristino dello stato dei luoghi adottata da un’Amministrazione comunale.

La società ricorrente, assistita con successo dagli Avvocati Giardini, Tonioni e Razzaboni, aveva impugnato il provvedimento comunale contestando, tra l’altro, la propria legittimazione passiva rispetto all’ordine demolitorio, non essendo proprietaria bensì locataria del complesso di manufatti oggetto dell’ordinanza.

Ad un mese dalla notifica del ricorso, con sentenza in forma semplificata ex art. 60 c.p.a., il TAR Puglia ha accolto parzialmente il ricorso e per l’effetto annullato l’ordinanza nella parte in cui individuava la Società ricorrente quale destinataria dell’ordine di demolizione.

La decisione assume rilievo nel contesto del contenzioso in materia edilizia, evidenziando la rilevanza dei principi di motivazione, proporzionalità e corretta individuazione dei destinatari degli ordini demolitori.

Nello specifico, il Collegio ha chiarito che, ai sensi dell’art. 31 del D.P.R. 380/2001, l’ordinanza demolitoria può essere adottata nei confronti del proprietario o del responsabile dell’abuso, figure che devono essere puntualmente individuate e la cui responsabilità deve risultare adeguatamente dimostrata e motivata. Peraltro, un pregresso rapporto obbligatorio di locazione, secondo un criterio logico ed indiziario, è un elemento decisamente non univoco e, dunque, inidoneo a giustificare la imputata titolarità passiva dell’ordine.

Un caso in cui il diritto ha fatto chiarezza e lo ha fatto in tempi celeri!

 

A cura di Dott.ssa Arianna Gugliotta, Trainee Lawyer , arianna.gugliotta@studiozunarelli.com

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