Dopo la contrazione che l’edilizia civile emiratina ha subito tra il 2009 e il 2010, in conseguenza alla crisi finanziaria globale, il settore, con un fatturato che nel 2012 si è attestato su 39,4 miliardi di dollari, sta, ad oggi, sperimentando, una nuova e importante fase di crescita, con rilevanti inve-stimenti sia nel pubblico sia nel privato. La ripresa delle attività è principalmente legata ai numerosi progetti in corso di esecuzione, tra cui, in particolare, il nuovo piano residenziale da 1.6 miliardi di dollari, recentemente annunciato da Meraas Du-bai, holding del Primo Mini-stro, Sheik Mohammed bin Rashid Al Maktoum e de-nominato Bluewaters Island, che si realizzerà su un’isola artificiale di fronte alla costa di Jumeirah Beach, insieme al Dubai Eye, progetto da 272 milioni di dollari che verranno stanziati per la realizzazione della nuova ruota panora-mica più alta del mondo (210 metri di altezza). L’esigenza di diversificare l’economia, puntando prin-cipalmente sui servizi e il turismo, ha portato, negli anni, alla creazione di strutture uniche al mondo, sia dal punto di vista architetto-nico sia per le dimensioni. Nel gennaio 2010 è stato inaugurato il Burj Khalifa, che oggi risulta essere il grattacielo più alto del mondo con i suoi 828 me-tri di altezza. Nel 2008 è stato completato l’arcipe-lago The World (“Il Mondo”) gruppo di trecento isole artificiali, che, se vi-ste dall’alto, richiamano, per forma e disposizione, il nostro pianeta, con i relativi continenti. Ciascuna isola viene venduta singolarmente a un prezzo che oscilla tra 1 e 15 milioni di dollari a seconda delle dimensioni. Infine, entro il 2015 verranno completate le Palm Islands, ovvero tre penisole artificiali create nel Golfo Persico. Ciascuna isola, Palma Jumeirah, Palma Jebel Ali e Palma Deira, avrà appunto la forma di una palma, rac-hiusa da una mezzaluna. Ad oggi, in ogni caso, la zona più famosa dal punto di vista turistico rimane quella di Jumeirah, dove la stessa construction holding di proprietà del Primo Ministro, Sheik Al Maktoum, ha realizzato quattro tra le strutture alberghiere più lussuose al mondo, prima fra tutte, il celebre Burj al-Arab, icona di Dubai.

Secondo le stime, il complesso turistico conta circa 23.000 addetti di cui 1600 impiegati solo nella rinomata “Vela”. La ripresa del settore edili-zio ha, inoltre, contribuito ad aumentare il valore del-la proprietà immobiliare, che negli anni tra il 2011 e il 2013 ha vissuto un vero e proprio aumento vertiginoso. Dati ufficiali segnano una progressione del 56% per i prezzi di vendita e del 41% per quanto riguarda gli affitti.

Le costruzioni su larga scala hanno reso Dubai una delle città a maggiore sviluppo urbanistico del mondo. I grattacieli sorgono a decine e la città stessa non risulta più ben definita, in quanto le zone desertiche sono anch’esse in fase di edificazione. Il boom economico emirati-no, sta coinvolgendo anche le esportazioni italiane lega-te al settore edilizio, che tra il 2011 e il 2013, hanno registrato un aumento pari al 94,8 % (quasi 3 milioni di euro) rispetto agli anni precedenti e principalmente con riferimento al comparto dei prodotti delle miniere e delle cave. Stime che, secondo lo Uae Construction Industry Outlook 2016 report, saranno sicuramente destinate ad aumentare di circa il 9,5% nei prossimi quattro anni, forti anche e soprattutto della recente conquista dell’Expo 2020 e della con-seguente sempre più inten-sa manifestazione di inte-resse verso il mercato del Golfo.

(A cura dell’Ufficio di Bologna – Dott.ssa Linda Tontodonati – 051 2750020)

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