Con la circolare n. 300/A/5620/17/144/5/20/3 del 21/07/2017 il Ministero degli Interni ha dettato nuove regole in materia di controlli della polizia sul rispetto del codice della strada.

Le principali novità riguardano:

  • il costante monitoraggio da parte dei prefetti sulla collocazione dei sistemi di rilevazione della velocità, i quali dovranno essere motivati esclusivamente da esigenze di sicurezza stradale;
  • la riclassificazione e definizione dei sistemi di rilevamento della velocità: fissi (es. il Tutor e il Vergilius), temporanei (l’autovelox), mobili (apparecchiatura utilizzata da un veicolo in movimento); oltre che l’obbligo della taratura e verifica annuale delle apparecchiature (in ossequio a quanto disposto dalla Corte Costituzionale, con sentenza n. 113 del 29 aprile 2015);
  • la precisa delimitazione delle attività di assistenza tecnica dei soggetti privati, che non devono mai interferire con quella dell’organo di polizia e comunque essere svolte sotto il controllo di quest’ultimo;
  • le spese di accertamento gravanti sul trasgressore, che dovranno essere ben circostanziate e documentate;
  • la possibilità di effettuare riprese frontali con dispositivi da remoto, purché si proceda all’oscuramento automatico dell’abitacolo e quindi al non riconoscimento delle persone a bordo del veicolo;
  • l’introduzione di regole più puntuali per presegnalare e rendere visibili le postazioni di controllo della velocità, che potranno funzionare anche su entrambi i sensi di marcia.

La Circolare, soprattutto nella parte in cui precisa ulteriormente gli obblighi di presegnalazione e visibilità dei dispositivi di rilevamento della velocità, denota la volontà del Governo di privilegiare la trasparenza nei rapporti con il cittadino e di scongiurare il pericolo che tali strumenti vengano utilizzati dalle amministrazioni locali al solo ed unico scopo di fare “cassa”.

(a cura del Dott. Federico Tassinarifederico.tassinari@studiozunarelli.com)

CategoryDiritto civile

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