Tizio ha minacciato Caio di morte. Il Giudice di Pace, nonostante la prova della minaccia, ha dichiarato estinto il reato.

Dall’agosto di quest’anno, infatti, nel caso di reati perseguibili a querela di parte, il giudice, sentite le parti e la persona offesa, può dichiarare estinto il reato qualora l’imputato dimostri di avere riparato integralmente il danno, mediante le restituzioni e il risarcimento.

La vera portata innovativa della nuova causa di estinzione del reato consiste nel fatto che l’istituto opera anche laddove vi sia l’opposizione della persona offesa, allorché l’imputato si offra in modo irrevocabile di risarcire il danno e il giudice riconosca la congruità dell’offerta.

In altri termini, anche nel caso di opposizione della persona che ha subìto un danno dalla condotta delittuosa dell’imputato, quest’ultimo potrà non essere perseguito penalmente.

Si assiste, ancora una volta, ad una riduzione del penalmente rilevante e a una significativa ingerenza del diritto civile nel diritto penale. Ci stiamo sempre più avvicinando a una “giustizia penale non punitiva, ma riparativa”.

(a cura dell’Avv. Federica Fantuzzifederica.fantuzzi@studiozunarelli.com )

 

 

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