Dopo circa quarant’anni dalle domande di condono negate dalla Soprintendenza è stato accolto il ricorso di alcuni stabilimenti balneari del Comune di Bellaria Igea Marina con motivazioni particolarmente innovative.

 

Secondo i giudici amministrativi, “la Soprintendenza ha omesso di considerare la realtà dei luoghi e precisamente “l’intorno” dell’area dove insiste lo stabilimento, elemento che non può non rientrare nel giudizio che si va a dare sul rapporto tra il contesto ambientale e intervento realizzato”.

Non c’è dubbio, infatti, che per conservare il paesaggio bisogna eseguire una comparazione tra l’azione dell’uomo e il contesto da tutelare, ma è altrettanto vero che tale giudizio non può prescindere dalle condizioni della realtà circostante, quest’ultima da decenni destinata all’esercizio dell’attività balneare e come tale percepita dall’intera collettività.

Ad assistere i proprietari che hanno fatto ricorso è stato l’Avv. Franco Fiorenza, il quale ricorda che: “L’ente non può valutare queste opere come astratte dal contesto. Stiamo parlando di elementi tipici del paesaggio della Riviera.  Manufatti diventati caratteristici per lo stesso paesaggio” e conclude dicendo: “Il parere della Soprintendenza è vincolante, e può bocciare i condoni. Ma con queste sentenze del Tar cambia tutto. Un’ottima notizia per i piccoli imprenditori che contribuiscono all’economia della città”.

Leggi gli articoli: Il Tar salva i bar di spiaggia: “Sì al condono” (ilrestodelcarlino.it)

https://www.mondobalneare.com/si-al-condono-dei-lidi-vittoria-di-22-balneari-contro-soprintendenza/;

https://www.chiamamicitta.it/bellaria-igea-m-il-tar-salva-i-bar-di-spiaggia-accettato-il-condono/.

 

 

 

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